Introduzione
Santiago, Francigena, Romea, le vie di Francesco…i cammini di impronta spirituale stanno sempre di più richiamando persone di tutte le età e di tutte le sensibilità. I motivi per cui ci si mette in cammino per decine e decine di chilometri, tra strade battute o sentieri nel bosco, sotto il sole o sotto la pioggia possono essere tante. Certamente c’è una molla interiore a cercare di avere tempo da dedicare a se stessi, alle proprie domande di senso; altre volte anche semplicemente la passione per il cammino in se stesso. E come si dice: la strada si fa camminando. Anche in Maremma, dove il trekking sta diventando una “nuova via” per il turismo lento, che ben si coniuga con l’ambiente e la natura. E’ anche favorito da questo contesto, che è nato il “Cammino di padre Giovanni”, un circuito ad anello (da Grosseto a Grosseto) di 180 chilometri, che attraversa alcuni tra i luoghi più affascinanti della Maremma.E’ stato ideato in onore del venerabile padre Giovanni Nicolucci di San Guglielmo, frate agostiniano scalzo vissuto tra il XVI e i primi anni del XVII secolo e morto in concetto di santità il 14 agosto 1621 poco fuori dall’abitato di Batignano, incantevole borgo medievale alle porte di Grosseto.
Il suo corpo riposa nella pieve di San Martino, mentre tracce del suo passaggio e del suo apostolato sono state lasciate in tanti luoghi. E’ così che, nel corso del 2020/21, nel comitato diocesano istituito per celebrare i 400 anni dalla morte del venerabile Giovanni, è maturata l’idea di raccontare questo “testimone della misericordia”, che ha evangelizzato la Maremma, attraverso un cammino nei luoghi che lui stesso ha toccato. Ne è venuto fuori un itinerario da trekking che si può senza dubbio annoverare fra i cammini dello spirito. Don Pier Mosetti, aiutato dalla guida turistica Francesco Di Murro, ne ha studiato il tragitto e ne ha verificato la fattibilità percorrendo lui stesso i 180 chilometri che lo compongono, prima di prendere contatto con le istituzioni per il suo effettivo riconoscimento. Il punto ideale di partenza è la piazza Duomo di Grosseto, da dove poi raggiungere, nella prima tappa, l’abitato di Batignano, poi il convento di Santa Croce, luogo ricco di fascino, realizzato sulla collina che “guarda” Batignano, per poi attraversare Sticciano, Montemassi, Tatti, Massa Marittima, scendere verso Gavorrano e risalire a Scarlino, Tirli, l’eremo di Malavalle dove morì san Guglielmo e dove il venerabile Giovanni ha vissuto una parte significativa degli anni spesi in Maremma, quindi Castiglione della Pescaia, per poi rientrare a Grosseto.
Fare il Cammino del Venerabile ha il sapore della Maremma, con le sue asprezze e i lunghi sentieri solitari, dove non è dato di incontrare una casa…, ma offre anche a-tu-per-tu intensi con se stessi, il proprio cuore, la propria vita… con chi condivide il cammino o incontreremo.
Il cammino ha qualcosa di speciale, un carisma identitario, proprio. I suoi luoghi, le memorie anche minime e specialmente il filo d’oro della testimonianza di quel frate… tutto ti suggerirà parole di cui forse hai bisogno… semplici, vitali! Faticoso a tratti… ma capace di ripagare in bellezza, completamente immersi nella natura incontaminata della Maremma passando per caratteristici paesini arroccati sulle colline per dare spazio a sguardi, profumi, silenzi e parole profonde!
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