Quella di Nomadelfia è la prima parrocchia comunitaria nella Chiesa. Fu costituita dal vescovo Paolo Galeazzi con decreto del 1 aprile 1962 ed ebbe riconoscimento civile il 14 gennaio 1963.
Gli abitanti della parrocchia, poco più di 300, sono costituiti dal popolo dei Nomadelfi, che vive la sua esperienza di fede e di comunità in gruppi familiari, su una collina tra Roselle e Batignano, che si affaccia sulla Due Mari.
La vita comunitaria di Nomadelfia, fondata dal sacerdote don Zeno Saltini (1900-1981), è regolata da una apposita Costituzione. La comunità nacque subito dopo la fine della II Guerra mondiale, a Fossoli, nel Modenese. Nel 1949 alcune famiglie della comunità giunsero in Maremma, in località Rosellana e qui si sono stabiliti in via definita.
Nomadelfia è un popolo di cristiani che ha come legge fondamentale quella dell’amore fraterno. Tutto ciò che si trova a Nomadelfia appartiene alla comunità.
La chiesa dedicata a Santa Maria Assunta in cielo è un prefabbricato decorato, all’interno, con lavorazioni in sughero. Le celebrazioni liturgiche da alcuni anni si tengono per lo più nel vicino, grande auditorium intitolato a don Zeno.
Il 19 maggio 1989 Nomadelfia ricevette la visita di papa Giovanni Paolo II, pellegrino in Diocesi. Il 10 maggio 2018 quella di papa Francesco, che pregò sulla tomba di don Zeno.
Parroco e successore di don Zeno mons. Ferdinando Neri
Parroco in solidum don Virginio Ciavardini
Vicari parrocchiali don Nicola Cateni, don Giampietro Pittarello
diaconi permanenti Guglielmo diac Diazzi; Tommaso diac Vergari
sacerdote residente nella comunità don Giovanni Giacu
abitanti 300 circa
feste S. Maria Assunta (15 agosto)
email parrocchia@nomadelfia.it
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Orari delle celebrazioni
Invernale
Festivo ore 11-17
Estivo
Festivo ore 11-18